Ottima cosa scoprire una nuova saga in stile supereroistico alla settima uscita, ma non una saga qualsiasi bensì quella che il mondo della DC dedica ai Master Of The Universe e ovviamente al suo matadores per eccezione, ovvero il biondino He Man. Inutile ricordare ai più il risvolto sentimentale che questo personaggio può avere instillato nei giovinotti della mia generazione, quelli cresciuti nei virgulti anni 80. Io come esemplare non faccio di certo eccezione essendo stato allevato a pane e MOTU per gran parte della mia giovinezza e pure oltre.
Non ho potuto quindi esimermi dall’acquisto di questa che a prima vista mi sembra una produzione tutta d’un pezzo e che va inquadrata nell’ottica delle classiche dinamiche del fumetto supereroistico americano, ovvero episodi molto frammentati e continuity parecchio diramate, ma vabbé, per i Dominatori dell’Universo questo e altro.
Io che mi sono accorto di questa nuova uscita solo ora dal numero sette mi sono perso praticamente tutto il primo ciclo narrativo(ma vedrò di recuperare), dove stando al redazionale, se ne sono già viste delle belle con il biondo che si muove in una Eternia maggiormente caratterizzata, più adulta, e ovviamente dove quelli con la spada non si vergognano ad usarla. Tutto questo nell’ottica di un rilancio dei MOTU da parte della DC Comics. Da questo numero inizia il secondo arco storico composto in questo albetto da due episodi: Tempi Disperati e Passato Imperfetto dove il Principe Adam/He-Man, Teela e l’inventore Duncan (Man at Arms) faranno conoscenza di una misteriosa guerriera dal volto mascherato schierata con l’esercito dell’infernale Hordak.
Il tutto è tratteggiato dal mirabile segno di Pop Mhan per i testi di Keith Giffen. Insomma, il Potere di Grayskull sembra sia tornato! Questi primi episodi a me piacciono davvero tanto, stiamo a vedere come evolveranno i prossimi!