Con Eccesso di zelo intendo riferirmi a quelle persone che hanno la sconsiderata abitudine ad eccedere, ma non con l’alcool o altri strani vizietti, ma in ogni loro attività. Eccesso portato avanti non tanto per passione o per amore, ma per il semplice fatto di sentirsi una spanna al di sopra del prossimo nella disperata ricerca di una lode o di qualche tipo di commiserazione.
Inutile affermare che chi eccede è tragicamente destinato al fallimento, tanto più se intorno a lui si muovono persone che praticano le stesse medesime attività.
I motivi dell’eccesso sono variegati, come dicevo prima può essere il desiderio di sentirsi accettati, il piacere di primeggiare e di sentirsi lodare per l’impresa compiuta. Parlo di questo in seguito a recenti accadimenti personali in cui mi è capitato di considerare la questione. Un po’ come accade nelle vicende del mio povero Fabrizio alle prese con i suoi quotidiani fallimenti personali.
Ci sono occasioni in cui esagerare è giusto, se non un dovere. Una competizione sana è cosa molto buona al fine di perseguire un certo obiettivo, ma nella stragrande maggioranza di situazioni chi vuole strafare viene severamente punito dalla natura. L’eccesso di cui parlo porta a isolarsi e a tenere un atteggiamento vanaglorioso e arrogante verso gli altri, irrispettoso delle altrui risorse.
Chi di solito è affetto da questo strano atteggiamento penso sia un po schiavo di sé stesso, inizia a isolarsi e incolpa il prossimo del proprio isolamento. Spero di non avere mai più a che fare con individui del genere …